SCUOLA TIANDIHE

Arti Marziali, Musica e Meditazione

La rana nel pozzo


Rana pozzo

Jing Di Zhi Wa "La rana sul fondo del pozzo"
Ogni anno scrivo un augurio per gli amici della scuola Libertao.
Una lettera aiuta ad essere vicini anche quando non è possibile esserlo fisicamente.
Rileggendola ho pensato che potrebbe interessare tutti i praticanti e la condivido anche qui
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"E' importante che la nostra pratica marziale porti all'apertura ed alla condivisione. Quando la conoscenza diventa certezza il rischio è che si trasformi in prigione.
E' ben spiegato nel detto
坐井观天 "Zuo Jing Guan Tian" Seduti in fondo al pozzo guardando il cielo, o meglio ancora 井底之蛙 "Jing Di Zhi Wa" La rana sul fondo del pozzo. Indicano, nella lingua cinese, una mentalità ristretta: colui che sta seduto in fondo al pozzo vede solo una piccola porzione di cielo e nella sua arroganza la ritiene la verità assoluta. E, come la rana della leggenda che vive nel fondo del pozzo, così le persone arroganti sono aggressive e gracchiano al cielo, totalmente inconsapevoli della propria limitatezza.
Le Arti Marziali più di altre arti possono indurre all'arroganza, per questo è bello armonizzarsi praticando con il sorriso.
La rana sul fondo del pozzo è anche una metafora della condizione umana: la luce che i nostri occhi vedono è solo una piccola porzione dello spettro luminoso, i suoni che le nostre orecchie odono sono solo una piccola porzione delle onde sonore, la realtà che riusciamo a misurare e quantificare è solo una piccola porzione della realtà e le nostre opinioni in merito ad un argomento sono solo i risultati di una esperienza soggettiva che non comprende la vastità del cielo. Il concetto di "Uomo Santo" taoista e di "Risvegliato" buddhista è proprio invece della condizione di colui che, sapendo di non sapere, è conscio della grandezza del cielo: una piccola rana che, con immensa fatica è salita su, fino ai bordi del pozzo.
E si è meravigliata della vastità dell'oceano."

Dante Basili
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