I° CAMPIONATO MONDIALE SHOUBO
PARIGI 7-8 DICEMBRE 2013
(Articolo originariamente scritto per il Corriere Romagna)
Clamoroso risultato della Nazionale Italiana di Shoubo, il combattimento sportivo del Kungfu, al I° campionato del mondo svoltosi a Parigi il 7-8 dicembre: due ori, sette argenti e quattro bronzi. Ancora più clamoroso il fatto che metà della nazionale è composta da atleti che vengono dalla "piccola" Romagna e non dalle grandi città. E' il risultato di oltre 30 anni di insegnamento del M° Basili Dante nel territorio di Imola, Lugo, Castelbolognese e Forlì, un impegno ed una costanza che alla fine ha dato dato i suoi frutti. La Romagna è diventata una sorta di centro culturale delle arti orientali tanto che il Campus Internazionale di Shoubo, tenuto dal M° Yuan Zumou e dal DT Nazionale Stefano Danesi, un incontro di studio e approfondimento che richiama praticanti da tutto il mondo, da anni si tiene a Riolo Terme con il patrocinio del Comune.
Lo Shoubo è un combattimento sportivo che riunisce tutti gli stili di Kungfu tradizionale come il Taiji e lo Shaolin in un unico regolamento ed a differenza degli sport da combattimento oggi di moda stimola i praticanti alla cavalleria ed alla correttezza, controllando l'aggressività e la violenza, il suo motto è: "Eleganza, Leggerezza, Velocità, Efficacia" e le scorrettezze vengono penalizzate dal regolamento. Caratteristica dello Shoubo e quella di utilizzare oltre alle tecniche di calcio e pugno anche le tecniche di proiezione e di lotta alla corta distanza dando agli atleti una preparazione marziale completa, utile anche nella difesa personale.
Ai ragazzi della Nazionale che a questi mondiali hanno portato a casa ben tredici medaglie nelle diverse categorie di peso e nei vari livelli di combattimento non è stato risparmiato niente: hanno ottenuto i risultati con grande sacrificio ed è stata una forte emozione quando, all'aereoporto di Bologna durante l'atterraggio, il comandante del Jet ha fatto i complimenti per i risultati ottenuti: anche se ancora poco conosciute le arti marziali tradizionali hanno un forte valore di aggregazione, sociale ed educativo.
Dante Basili