SCUOLA TIANDIHE

Arti Marziali, Musica e Meditazione

pasqualotti

I Pasqualotti





Piandispino (dove io vivo) è una piccola località di campagna dove vi è ancora la tradizione della Befana e dei Pasqualotti. La Befana è rappresentata come una vecchia signora, brutta e sgangherata ed i Pasqualotti erano musicisti itineranti che in cambio di strofe in rima baciata (gli stornelli) chiedevano cibo e accoglienza, nel periodo più duro e buio dell'inverno. Sia la Befana che i Pasqualotti sono simbolo di Morte e Rinascita. I morti, in questo periodo di passaggio, come in tutti i momenti di rivolgimento del calendario, penetravano nel mondo dei vivi per aiutare con la loro presenza il rinnovamento della natura, così come i semi sepolti nella terra che fecondavano preparando la primavera. Anche i Pasqualotti rappresentavano i defunti che tornavano per augurare buone cose e per non farli arrabbiare bisognava dare loro qualche alimento in cambio.
“Sgnur padrun arvì la porta che qua fora u j è la morta!”. (Signor padrone aprite la porta che qui fuori c'è la morte!), era la richiesta di ospitalità dei Pasqualotti.
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