SCUOLA TIANDIHE

Arti Marziali, Musica e Meditazione

Aggressività e Brutalità

ZUMOU

Questa mattina il M° Zumou ci ha parlato dell'aggressività e della brutalità e di come questi due concetti, ben distinti nella tradizione cinese, siano spesso visti come una cosa unica dai suoi allievi occidentali. Questa volta forse abbiamo capito un po' meglio: per aggressività il maestro intende la volontà di distruzione, il desiderio di fare del male, noi la chiameremmo "premeditazione", per brutalità invece intende la reazione istintiva dell'animale che è in noi, che agisce senza ragionare e che è vista come qualcosa di naturale. Ora, secondo il maestro, un buon praticante di Arti Marziali "ferma" l'aggressività (come dice l'etimologia del carattere Wu
una mano che ferma una alabarda, non che la usa) mentre invece "maestreggia" la brutalità (non abbiamo trovato nessuna altra traduzione perché "controlla" "dirige" o "imbriglia" non vanno bene).
Per maestreggia il maestro intende dire che lo scopo della pratica delle arti marziali è rendere il più nobile possibile questo aspetto animale, ad esempio istintivizzando tecniche che preservano la vita o, nella pratica sportiva, avere sempre a cuore l'incolumità dell'avversario.
O almeno questo è quello che ho capito io.
Domani mi faccio scrivere dal Maestro il caratteri "aggressività" e "brutalità" in cinese che forse dall'etimologia possiamo capirci qualcosa in più.
Dante
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