SCUOLA TIANDIHE

Arti Marziali, Musica e Meditazione

Estrarre Olio Essenziale



Alcune indicazioni base per chi si cimenta per la prima volta nell'estrazione: già a 80 gradi si liberano nell'aria aromi che possono essere tossici, quindi arieggiare bene la stanza e resistere alla tentazione di "odorare" tutto quello che sta accadendo. Il fuoco iniziale deve essere "gagliardo" come consigliavano gli alchimisti, quindi raggiunti i 100 gradi in caldaia comincia un fuoco di mantenimento "costante e leggero" (come dicevano i vecchi taoisti a proposito della sessualitàWinking L'intensità del fuoco comunque varia a seconda della grandezza dell'alambicco. Se non si possiede un estrattore a sfioramento si può tranquillamente raccogliere l'olio essenziale con una siringa, visto che galleggia sull'acqua, meglio per questo utilizzare un cilindro graduato. Nella prima ora si estrae la maggior parte di olio essenziale e per questo chi lo produce industrialmente si ferma qui: troppi i costi (in termini di calore e tempo) per continuare l'estrazione. Chi invece "ama" quest'arte continua la distillazione anche per otto ore, e la differenza si sente nelle sottili sfumature dell'odore. Io ho trovato un compromesso costi beneficio in quattro ore di distillazione. Enorme è la quantità di acqua che si utilizza per il raffreddamento, c'è chi la ricicla nell'orto o convogliandola in uno stagno; personalmente ho optato per una efficiente pompa da acquario che manda in circolo sempre la stessa acqua raffreddata in un secchio con bottiglie preventivamente ghiacciate. L'acqua è preziosa! L'Olio Essenziale appena estratto ha un pessimo odore, diventa celestiale dopo del tempo, come il vino 1f642Happy Feci l'errore anni fa di gettare sia l'idrolato che l'olio essenziale di una grossa raccolta di camomilla perchè aveva un odore pestilenziale e temevo di aver sbagliato qualcosa. Mia madre ne tenne di nascosto qualche boccetta. Un anno dopo da quelle boccete superstiti emanava un odore paradisiaco ed io piansi 1f642Happy
Buona alchimia a tutti
1f642

Lavanda
Importante per l'estrazione dell'olio essenziale di lavanda utilizzare anche i gambi e non solo le sommità fiorite. Sono ricchi anche loro di essenza

Estrattore
A sinistra la colonna di estrazione che riceve il vapore da una pentola dedicata (al centro) A destra il separatore

Separatore
Separatore a Sfioramento: una vera e propria genialità del mondo antico. Sfrutta il fatto che l'olio essenziale galleggia sopra l'acqua e quindi è possibile separare automaticamente l'acqua aromatica (beker a sx) dall'olio essenziale (cilindro graduato a dx)


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Nostoc e Procedura Alchemica


Nostoc

Flos Coeli, oggi chiamata Nostoc.
"... si faceva con il Flos Coeli un eccellente rimedio per guarire molte malattie. Bisogna aver cura di raccoglierlo senza alcun metallo, ma solo con legno o vetro."
G. Pernety (monaco benedettino) - Dizionario Mito Ermetico

Nostoc colonie sferiche
Colonie sferiche di Nostoc al microscopio ottico

Nostoc utilizzata direttamente come alimento, come si fa in oriente, è ricca di oligoelementi al pari di molte altre alghe. Ma dal punto di vista alchemico la procedura con Nostoc permette di accedere, sulla Terra, all'energia delle Stelle e della Luna, escludendo la preponderanza del Sole. Questo permetterebbe di usarla come rimedio in tutti i disturbi delle regole femminili, legati alla Luna, ma anche e soprattutto come accesso spirituale ad una energia "celeste"che libera e affranca del Piombo del quotidiano. Nella procedura alchemica Nostoc permette di oltreppassare la barriera dei "cani ringhianti" per accedere direttamente al cosmo e portare sulla terra energie extra solari. Vi può essere una spegazione "moderna": Nostoc è un cianobatterio che come organismo primordiale si è sviluppato in profondità delle acque, quando a causa dei raggi ultravioletti la superficie terrestre era completamente sterile. E' quindi un organismo molto abile ad assorbire e ottimizzare pochissima luce. Quando nella procedura alchemica si raccoglie solo il nostoc che si è replicato nella notte e prima dell'alba, gli si impedisce di fatto di innescare la sintesi clofilliana con il Sole. Ma Nostoc dal momento della sua formazione notturna al momento della raccolta ha conosciuto una luce: quella della Luna e delle stelle! Questa informazione intrappolata in un organismo così sensibile viene poi moltiplicata nei giorni in cui Nostoc viene tenuta in acqua, ma ermeticamente chiusa ed al buio completo. Quando la si può finalmente utilizzare non è più verde, ma è diventata viola: dal punto di vista moderno perchè così facendo si è inibita la produzione di clorifilla "a" favorendo altri pigmenti, dal punto di vista antico perchè si è utilizzato questo organismo per selezionare e replicare energia celeste. La differenza la fa la procedura, e non solo in alchimia.

Luna, archetipo, alchimia

Dante Basili
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