SCUOLA TIANDIHE

Arti Marziali, Musica e Meditazione

IL CIBO COME CURA


six.tastes


Molti conoscono l'associazione 'cibo-sapore ed organo interno' della medicina tradizionale cinese: milza/pancreas-dolce, polmone-piccante, rene-salato, fegato-acido, cuore-amaro. Quando però si entra nell'aspetto pratico spesso vi è molta confusione: il sapore dolce aiuta o danneggia la milza? Nei problemi respiratori devo o non devo mangiare piccante? Per sostenere la funzione renale devo escludere il sale o mangiare salato? Poiché un esempio pratico vale più di tanta teoria prendo come riferimento il caso di un amico, in cura per un'ernia inguinale da un medico agopuntore, che mi ha chiesto consigli su quale alimentazione seguire: "tutti i nemici dei miei nemici sono miei amici" dice un proverbio cinese ed è ottimo coadiuvare un trattamento di agopuntura con una dieta consapevole! In questo caso la diagnosi dal punto di vista della medicina tradizionale è 'vuoto di Qi e di Yang di milza' che è all'origine di vari disturbi, fra i quali quelli più visibili sono l'ernia inguinale ed una diffusa stanchezza. Di seguito una parte della lettera che ho scritto per fare maggior chiarezza in questo importante aspetto della dietetica cinese.
... Lo yang e lo yin ben "allacciati" permettono l'armonia del corpo. In particolare il tessuto connettivo ed in visceri sono sostenuti dalla funzione della Milza (che in occidente sembra quasi un organo inutile, da poco, e che si esporta facilmente) ora, come possiamo con l'alimentazione influenzare la funzione della milza? La milza si nutre del dolce, ma il dolce la può sia nutrire che danneggiare: è una questione di quantità e qualità. Se non si mangia nulla di dolce ( qui non si parla di pasticcini, anche il riso è considerato dolce) non si nutre lo yin della milza (l'organo materiale) e si è in vuoto di energia, come nella malnutrizione in caso di guerra o calamità. Se ci si nutre regolarmente di 'sano' dolce la milza, come un vaso, prima si riempie, yin, e poi, raggiunta una certa soglia, comincia ad espletare le sue funzioni, yang, di distribuzione dell'energia, di sostegno al tessuto connettivo ecc. Questa è la normalità e l'armonia di una funzione corporea, ma se si eccede nel 'dolce' (lo zucchero bianco in questo senso si può considerare un alimento tossico) accade che l'organo essendo già pieno, sia di yin che di yang, si blocca, si ingolfa, e paradossalmente pur essendo pieno di energia non riesce più ad espletare bene le sue funzioni. Volendo fare una analogia meccanica: troppa benzina nel carburatore ingolfa l'auto. Questa è una condizione molto comune, di vuoto di Qi di milza, in cui subentrano patologie relativamente gravi, come disturbi al metabolismo, stanchezza cronica, prolassamento dei tessuti e la loro non tenuta in sede, come nelle ernie ecc. se lo squilibrio continua nel tempo si può arrivare ad un vero e proprio sgretolamento o Vuoto della funzione organica, come nel caso di malattie croniche gravi come il diabete. Una persona che si trova nella condizione di aver a lungo abusato di un cibo-sapore è necessario che lo elimini o riduca drasticamente dalla dieta per poi, una volta disintossicato e messo a riposo la funzione, ricominciare a reinserire il cibo-sapore in maniera armoniosa...non è una questione di alimento giusto o sbagliato, ma di equilibri. Si hanno in ultima analisi cinque condizioni energetiche: un'assenza di alimentazione che non nutre l'organo-funzione (come nell'inedia), un'alimentazione appena sufficiente a garantire la vitalità di un organo, aspetto Yin, una alimentazione equilibrata che oltre alla vitalità di un organo ne permette anche le sue funzioni, aspetto Yang, una alimentazione eccessiva che pur portando un grande apporto energetico blocca, per eccesso, le funzioni dell'organo ed infine una condizione di eccesso così a lungo protratta nel tempo che rende l'organo Vuoto, una condizione molto simile all'assenza di alimentazione da cui si è partiti, come un serpente che si morde la coda. Fra queste cinque condizioni energetiche, la terza, che si trova nel centro e che corrisponde all'armoniosa distribuzione sia dello Yin che dello Yang e quella a cui tendere per mantenere lo stato di salute. Per concludere: è necessaria una diagnosi energetica dal punto di vista della medicina tradizionale cinese e solo allora, equilibrando il pieno od il vuoto di un organo-funzione, è possibile agire in maniera consapevole con l'alimentazione. Nella dietetica come in tutti gli aspetti della medicina cinese l'approccio terapeutico è molto simile all'accordatura di uno strumento musicale: non sarà una corda troppo tirata o poco tirata a far suonar bene lo strumento, ma solo la corda con la sua giusta intonazione.

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